martedì 17 aprile 2012

Quello che non si può tacere: Was gesagt werden muss

Günter Grass premio Nobel per la letteratura nel 1999, fa ancora parlare di sè.
La sua recente poesia "Was gesagt werden muss" ha dato origine ad una serie di polemiche da parte degli israeliani e della comunità ebraica tedesca che lo hanno accusato di antisemitismo.

Ho tentato di farne una mia traduzione, pur non essendone all'altezza, per capire esattamente il contenuto della poesia. Grass  ha esposto le sue motivazioni rispondendo alle accuse mossegli in un'intervista al Süddeutsche Zeitung, che di seguito riassumo.

"Was gesagt werden muss"
“Quello che deve essere detto”

Von Günter Grass

"Perché sto in silenzio, taccio troppo a lungo,
ciò che è sotto gli occhi di tutti e viene praticato
come un gioco pianificato,
alla fine di cui come superstiti
siamo tutt’al più note a margine.

E’ il dichiarato diritto del primo colpo,
che potrebbe spazzare via il popolo iraniano
soggiogato da un megalomane
e costretto a gioire a comando,
poiché con il  potere in suo posseso
è sospettato di costruire una bomba atomica.

Ma perché mi chiedo non riesco,
a chiamare per nome quell’altro paese,
in cui da anni - anche se in segreto -
è a disposizione una potenza nucleare,
crescente ma incontrollata,
perché non è possibile alcun controllo?

Il silenzio generale di queste vicende,
a cui il mio silenzio è sottomesso,
lo sento come grave menzogna
una violenza, una punizione deve essere inflitta,
appena  lo si consideri;
l’accusa di "antisemitismo" è storia di tutti i giorni.

Ma ora, perché dal mio paese,
coinvolto di volta in volta da reati della stessa natura,
che non hanno paragone,
e di cui si chiede conto, continuamente
e solo per scopi commerciali,
anche se con parole superficiali
viene chiamata restituzione,
un altro U-boat ad Israele
viene consegnato, dotato soprattutto
di testate devastanti da inviare
laddove non è provata

l'esistenza di una sola bomba atomica ,
per dimostrare di essere una potenza da temere,
Dico ciò che deve essere detto.

Ma perché ho ​​taciuto fino ad ora?
Perché pensavo che la mia origine,
mai sporcata da  macchia indelebile,
lo vietasse, come fosse una verità strana detta
alla terra di Israele, a cui sono legato
e a cui voglio restare legato.

Perché parlo solo ora
che sono vecchio e con queste ultime righe:
Le armi nucleari di Israele minacciano
la pace nel mondo già così fragile

Perchè è necessario dire adesso
ciò che domani potrebbe essere troppo tardi dire;
anche perché noi – tedeschi già abbastanza accusati -
potremmo essere causa di un reato
lampante, per questa nostra complicità
che nessuna delle solite scuse
potrebbe cancellare.

Perché sono stanco
dell'ipocrisia dell'Occidente;
e così spero che anche altri
si liberino dal silenzio,
che invitino la causa del pericolo apparente
a rinunciare alla violenza e
allo stesso tempo insistano anche
affinché venga permesso dai governi dei due paesi
il controllo illimitato e permanente
del potenziale nucleare di Israele
e degli impianti nucleari iraniani
da parte di un organismo internazionale.

E così per tutti, non soltanto Israele e palestinesi,

per tutte le persone che vivono in questa
regione occupata dal delirio,
nemici l’uno accanto all’altro
e, infine, anche per noi
Ci sarà una via d’uscita"



Nach Debatte um sein Gedicht Grass präzisiert Kritik an Israel

06.04.2012,

Non verso la terra di Israele, ma solo nei confronti del governo di Netanyahu, erano rivolte le sue critiche: In una intervista al "Sueddeutsche Zeitung", Günter Grass spiega che ora scriverebbe la sua poesia su Israele in modo diverso. La critica contro di lui lo meraviglia, in particolare l’accusa di  “antisemitismo offensivo e a buon mercato”.

"Vorrei chiarire che in primo luogo mi sono rivolto verso l’attuale governo del premier Benjamin Netanyahu", Così Günther Grass parla nella sua intervista  con il SZ a proposito della sua controversa poesia "Quello che deve essere detto."

Lo scrittore aveva  nel suo poema "Quello che deve essere detto, pubblicato mercoledì scorso, accusato Israele di mettere a repentaglio la pace mondiale con la sua politica filoiraniana.Con essa egli scrive, Israele si arroga il diritto di colpire per prima, il "popolo iraniano soggiogato da un bullo e che esultando a comando, potrebbe spazzare via, solo perché nell’ambito delle potenze nucleari lo sospetta di costruire una bomba nucleare”.

Nell’ intervista al SZ Grass ha detto che dovuto dare maggiore chiarezza alla sua critica e che aveva voluto solo rispondere alla politica dell'attuale governo di Israele: "E’ quella che ho criticato, una politica che persiste nella costruzione degli insediamenti contro ogni risoluzione dell'ONU. Io critico una politica che crea nemici di Israele in numero sempre maggiore, forse avrei dovuto accentuare la cosa di più nella poesia"

Grass ha detto di non essere rimasto particolarmente colpito dalla massiccia critica verso la sua persona: "Sono sempre stato abituato ad essere fortemente attaccato per le mie opere, grandi e piccole”. Tuttavia, egli è deluso dal fatto che gli sono state mosse “accuse offensive e generiche di anti-semitismo". Non è lui, Grass un disturbatore della pace, ma l'attuale governo di Israele, che avrebbe messo in piedi uno spauracchio basatosu "l'Iran e l'ipotesi che abbia costruito una bomba atomica". Spera, però, che il dibattito diventi più oggettivo e costruttivo che in seguito si possa discutere del contenuto del suo poema.

Come punto importante della sua critica lo scrittore ha citato nella intervista al SZ la sua proposta, di mettere Israele e Iran sotto controllo nucleare. Egli crede che questo possa essere un modo per ridurre il pericolo di guerra.

"Vergognosa l'equivalenza morale tra Israele e Iran"


La critica della poesia di Grass non solo ha interrotto il Venerdì Santo della pasqua ebraica. Il primo ministro israeliano Netanyahu ha reagito offeso. "Il vergognoso confronto morale tra Israele e Iran - un regime che nega l'Olocausto e minaccia di distruggere Israele - dice poco su Israele, ma molto di più del signor Günter Grass", ha detto Netanyahu. La stampa internazionale ha quindi ricordato che Grass è stato in gioventù un membro delle Waffen-SS. Il presidente del Consiglio centrale della comunità ebraica Germania, Dieter Graumann, ha scritto che Grass aveva effettivamente abbandonato la Waffen SS ", ma a quanto pare, l'anti-semitismo delle Waffen SS di Grass, sarebbe ancora ben presente".

Inoltre Grass ha detto nell’intervista che è rimasto indignato di come i giovanissimi giudicano un uomo che è stato costretto all'età di 17 anni ad entrare nella Waffen SS contro la sua volontà. "Questa è una generazione, che oggi, a mio parere non fa buon uso dei propri diritti alla libertà".
Alla domanda se si ritenesse un amico di Israele, il premio Nobel, ha risposto che si augura che questo paese continui ad esistere e finalmente trovi la pace con i suoi vicini.

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