giovedì 28 giugno 2012

Italia - Germania una partita lunga una vita

Europei 2012: Italia - Germania
 
L'Italia è un'avversaria temibile per la Germania, finora la squadra tedesca non è riuscita a portare a casa una vittoria contro l'Italia. Ecco le partite del secolo in qualche immagine:

Coppa del Mondo in Cile 1962: Germania-Italia 
La Coppa del Mondo in Cile inizia con un pareggio a reti inviolate. L'Italia viene eliminata dopo il turno preliminare, la Germania viene fermata ai quarti di finale. In campo per l'Italia il regista è Cesare Maldini, padre di Paolo, che decenni più tardi fu responsabile della dolorosa sconfitta tedesca. In porta 50 anni fa c'era come oggi  Buffon. Il capitano Lorenzo Buffon (a sinistra) è un cugino del nonno di Gianluigi Buffon. Qui, stringe la mano al capitano tedesco Hans Schaefer.

Coppa del Mondo in Messico 1970: Germania-Italia
Fu proprio il Legionario italiano Karl-Heinz Schnellinger a segnare l'1-1 nei supplementari davanti a più di 100.000 spettatori nello stadio Azteco. Inizia così un interminabile su e giù del risultato. Nella caldissima Città del Messico Gerd Mueller (in maglia bianca) porta  a sua volta la Germania in testa, Gigi Riva e Tarcisio Burgnich ribaltano il risultato. Mueller pareggia di nuovo, ma Rivera segna il goal finale per l'Italia. Nonostante la sconfitta amara la squadra tedesca aveva vinto - anche se soltanto per simpatia. All'Italia il 4-3 servirà a poco. Il Brasile di Pelé nella finale sarà imbattibile.

Coppa del Mondo in Argentina nel 1978: Germania-Italia
La Germania campione del mondo uscente arriva ai quarti di finale dopo i dolorosi pareggi contro la Polonia e la Tunisia. Nella semifinale Sepp Maier strappa un terzo zero a zero contro l'Italia salvando la squadra tedesca: l'inizio della fine in Argentina. Seguirà un pareggio per 2-2 contro l'Olanda e la disfatta di Cordoba contro l'Austria (2:3). Italia termina il campionato mondiale al quarto posto.



Coppa del Mondo 1982: Germania-Italia
Raramente la Germania ha avuto così poche possibilità di vincere, l'Italia è ebbra delle vittorie contro l'Argentina e il Brasile. Paolo Rossi è il capocannoniere dei mondiali con 6 goal a suo favore. Marco Tardelli (a sinistra) e Alessandro Altobelli lo seguono a ruota. La Germania, ha solo il goal della bandiera di Paul Breitner. Il titolo di vice campione ha un sapore particolarmente insipido. In Spagna, la squadra tedesca lascia una cattiva impressione di sè, con una vittoria rubata all'Austria (1-0) a Gijon e l'atterraggio cruento del portiere Harald Schumacher ai danni del francese Patrick Battiston.

Campionato europeo in Germania 1988: Germania-Italia
La Germania riesce a qualificarsi a malapena agli europei. Nonostante i due forti attaccanti Rudi Voller (nella foto) e Jurgen Klinsmann serve anche Andreas Brehme. Il centrocampista pareggia su punizione, imposta perchè il portiere italiano Walter Zenga aveva trattenuto la palla troppo a lungo. Nello stadio di Düsseldorf gli italiani erano passati in testa grazie al goal di Roberto Mancini, attuale allenatore del Manchester City. Germania e Italia alla fine perdono in semifinale.



Campionati di calcio in Gran Bretagna 1996: Germania-Italia
La Germania ha già vinto due partite, eppure trema. In caso di sconfitta è fuori dagli europei. La scena più importante si svolge già al nono minuto. Andreas Köpke para un rigore di Gianfranco Zola. Anche allora il portiere ha nelle sue mani la partita e salva la Germania con un pareggio. L'Italia ci va giù di brutto. Il pareggio contro la  Russia significa per gli Azzurri il ritorno a casa. La Germania prosegue verso il trionfo Europeo.



Coppa del Mondo in Germania 2006: Germania-Italia
La favola estiva sembra guida la
perfetta felice conclusione. Ma poi arriva l'Italia. Quattro mesi dopo l'imbarazzante 1-4 nell'amichevole a Firenze, gli avversari questa volta sembrano battibili. La squadra tedesca è spinta da una euforia per il calcio senza precedenti. Ma la fine è amara: con la rete di Alessandro Del Piero (a sinistra) negli ultimi minuti del tempo supplementare contro Jens Lehmann, il  sogno tedesco in Coppa del Mondo termina. Juergen Klinsmann, si strappa i capelli, Michael Ballack piange.

sabato 9 giugno 2012

Trümmerfrauen

In questi giorni in Italia stiamo vivendo ancora una volta la tragedia del terremoto, in Emilia le macerie della case distrutte si ammassano nelle strade, la gente si affanna per recuperare quanto resta della loro vita sparsa tra i detriti e i pezzi di muri.

Mi è tornata in mente una figura femminile che è ormai parte della storia del dopoguerra in Germania, le donne delle macerie, le Trümmerfrauen.

Trümmerfrauen a Berlino
Queste donne sono state il simbolo della ricostruzione e la forza motrice che ha permesso ai tedeschi di sopravvivere dopo le distruzioni della Seconda Guerra Mondiale. Senza il loro faticosissimo lavoro le città tedesche sarebbero rimaste un cumulo di rovine, senza la loro instancabile attività le famiglie tedesche non sarebbero riuscite a superare quella tragedia.
Donne austriache  e tedesche di età compresa tra i 15 e i 50 anni, quasi tutte vedove e con uno o due figli da mantenere, dato che alla fine della guerra la popolazione femminile superava quella maschile di almeno 7 milioni.

Donne al lavoro a Coblenza
La guerra aveva distrutto circa il 25 percento di 16 milioni di abitazioni in Germania, altrettante erano in condizioni disastrate e circa il 40 percento della viabilità era inutilizzabile, in totale circa 400 milioni di metri cubi di macerie.
Il loro compito consisteva nella demolizione e nel recupero dei mattoni o di quelle parti di costruzione ancora utilizzabili, come tegole, pezzi di intonaco, grondaie, spesso a mani nude o con il solo aiuto di pesanti picconi e rudimentali carrucole. Una volta raccolti i detriti venivano suddivisi per grandezza e tipologia e impiegati nella riparazione o nella ricostruzione delle nuove case. Le macerie venivano trasportate a mano, un catena di donne che si passava di mano in mano le macerie da una parte all'altra della strada, era un'immagine molto diffusa al tempo.

Targa a ricordo delle donne di Aachen (Aquisgrana) che hanno contribuito alla ricostruzione della Germania  nel dopoguerra
Si lavorava con qualsiasi tempo, in gruppi di circa 20 persone chiamati Kolonnen. Nella zona di controllo sovietica, nel 1951 fu creata un'associazione ufficiale di Trümmerfrauen per la ricostruzione e nel 1952 il presidente Theodor Heuss assegnò a 32 di queste donne la Croce al Merito. Nel 1986 una di loro si tolse la vita a Berlino. L'affitto della casa in cui abitava superava di 76 marchi la pensione che riceveva: 700 marchi mensili. Il 9 luglio 1987 fu proclamata la giornata al ricordo delle donne delle macerie Gedenktag für die Trümmerfrauen.

Monumento alla Trümmerfrau a Salisburgo

In molte città della Germania  ci sono numerosi monumenti a ricordo di queste fondamentali figure femminili, solo a Berlino sono tre le statue che raffigurano le Trümmerfrauen, in Austria le possiamo ammirare a Vienna e a Salisburgo.