Visualizzazione post con etichetta Kaffee. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Kaffee. Mostra tutti i post

martedì 20 novembre 2012

Kaffeehäuser a Vienna

KaffeeHäuser in Wien



Luci soffuse, vecchi tappeti, arredamento di legno scuro, un leggero mormorio in sottofondo, un tavolino pieno di giornali, il frenetico via vai delle strade affollate di Vienna diventa in cinque minuti un ricordo, quando si entra in una Kaffeehaus viennese. Sono i locali più eleganti della capitale austriaca, luoghi d’incontro di artisti, scrittori, impiegati, dirigenti. Qui tutti dimenticano la fretta. Un secolo fa quando le abitazioni viennesi erano piccole, fredde e scure, la Kaffeehausi era diventata il salotto di molti viennesi: calda, luminosa e confortevole, l’ideale per incontrarsi con amici e conoscenti. Scrittori e artisti hanno reso leggenda questi locali, il re dei valzer, Johan Strauß Junior diede il suo primo concerto nel Café Dommayer rendendo popolari i valzer viennesi in tutte le Kaffehäuser



Café Jelinek

Un’autentica Kaffeehaus a forma di L all’angolo Otto Bauer Gasse, che offre numerose specialità a base di caffè. Qui regna un’atmosfera tutta particolare, è come essere un po’ nel soggiorno di casa o in uno scompartimento di un treno, ma anche in un cinema d’altri tempi. Il bancone del bar è dominato da un cartello su cui è scritto in tedesco e in inglese “Wer’s eilig hat, wird hier nicht bedient” (Non si serve ai clienti frettolosi), bisogna quindi lasciare fuori della porta lo stress e le scadenze. I suoi interni non sono cambiati negli ultimi 50 anni e si può dire che lo Jelinek è uno degli ultimi caffè storici che ha mantenuto la sua atmosfera originale.



Café Museum

Dopo alcuni anni di chiusura per restauro, dal 2010 il Café Museum alla Operngasse ha riaperto. Arredato secondo lo stile originario dell’epoca, il café Museum risale al 1891 ed è stato punto di ritrovo per numerosi artisti austriaci di fama mondiale tra cui i pittori Gustav Klimt, Egon Schiele e Oskar Kokoschka, gli scrittori Joseph Roth, Elias Canetti e Robert Musil, i musicisti Franz Lehar e Oscar Straus. E’ qui che si può gustare l’originale Strudel di mele viennese accompagnato da panna montata e una schiumosa tazza di Mélange, il cappuccino viennese.


Café Prückel

Un tempo si chiamava Café Lurion è la classica Ringstraßen-Kaffeehaus viennese, si trova all’angolo tra le Tubenring e la Dr. Karl Lueger Platz di fronte al Museo delle Arti Applicate. Arredata secondo lo Jugendstil degli anni 50 è molto apprezzata dai personaggi più in vista tanto che è diventata monumento nazionale assieme al Café Sperl, Ritter e Landtmann. Nelle belle giornate di sole è veramente piacevole gustarsi un Kleine Braune (caffè ristretto con panna montata) o una Prückel Creme, la specialità di questa caffetteria, con una fetta di Sacher seduti allo Schanigarten, il bar all’aperto, come lo chiamano gli austriaci. Nei fine settimana è possibile assistere su prenotazione a serate musicali e letterarie, inoltre la caffetteria offre anche la possibilità di consumare panini e piatti caldi di loro produzione.


Café Central

La famosa Kaffeehaus che si trova nel Palais Ferstel, con i suoi oltre 130 anni di storia era il punto di ritrovo preferito di molte personalità nel campo dell’arte, delle lettere e delle scienze, come Arthur Schnitzler, Sigmund Freud e lo scrittore Peter Altenberg (1859 – 1919) che praticamente viveva nel Café Central, collocato tra il Municipio e lo Stephansdom. Una figura di cartapesta raffigurante il letterato seduto al tavolino con lo sguardo fisso nel vuoto, ricorda ancor oggi questo cliente abituale, che si faceva persino arrivare la posta in questa caffetteria. L’ambiente unico dal punto di vista artistico che abbina perfettamente la sua eccezionale produzione artigianale di fine pasticceria viennese.



Café Hummel

Christina Hummel con i suoi 36 anni gestisce dal 2005 la caffetteria di famiglia ed è anche la più giovane proprietaria di una Kaffeehaus a Vienna. Lo stile degli interni ricorda gli anni 60, ma il caffè risale al 1935. Qui oltre a gustare un delizioso caffè viennese, vengono servite varie ghiottonerie sia a pranzo che a cena, si possono sfogliare quotidiani e riviste austriaci ma anche stranieri, giocare a carte o a scacchi, o semplicemente guardare la televisione. D’estate il caffè è aperto anche all’esterno su una bella terrazza che affaccia sulla zona pedonale Josefstadt.



Café Landtmann

Quando nel 1873 Franz Landtmann aprì la più grande ed elegante caffetteria a Vienna, non sapeva che aveva creato un’istituzione viennese. Da allora mille volti noti sono stati clienti abituali di questa prestigiosa Kaffeehaus: Gustav Mahler, Marlene Dietrich, Romy Schneider, Hillary Clinton e sir Paul MacCartney. La tradizione viennese si affianca anche a qualche gustosa novità come ad esempio lo Schokocino, mélange di cioccolata calda e cappuccino serviti assieme a panna montata e una crema al caramello, il Maria Theresia, caffè lungo in un bicchiere di vetro con liquore all’arancia, panna montata e granella. In questi giorni apre ai clienti il Wintergarten, una moderna costruzione annessa fatta in metallo e vetro.

lunedì 19 settembre 2011

Caffé o Kaffee?

Tutti sanno che sei vuoi bere un buon caffé in Germania devi ordinare un Espresso ristretto, se non vuoi vederti arrivare, una tazza del classico caffé lungo "all'americana", come lo chiamiamo noi, ma in Germania è il tradizionale Filterkaffee.
Filterkaffee
Gli italiani lo definiscono in maniera poco elegante "una ciofeca", gli americani invece se lo portano in giro tutto il giorno, ben conservato in capienti bicchieroni di carta o di plastica.

In Italia il caffé si beve da solo, a volte preceduto da un bicchiere d'acqua per allontanare dal palato ogni altro gusto che possa "oltraggiare" quello del caffé; lo prendiamo spesso in piedi al bar o a tavola alla fine di un pasto, in una piccola tazzina, a volte "ammazzato" da un liquore, grappa o anice, per esaltarne l'aroma, e tutto si risolve nel giro di pochi minuti tra il farlo e il berlo. La polvere del caffé nella sua preparazione viene "violentata" da una scarica di acqua e vapore bollenti, che velocemente trasformano pochi grammi di acqua e polvere macinata, in una cremosa bevanda aromatica.
Espresso
In Germania il Kaffee lo si beve in genere il pomeriggio, spesso addolcito anche da una morbida nuvola di crema di latte, servito assieme ad una fetta di dolce, seduti comodamente in poltrona o al più abitualmente in cucina, magari in compagnia di un paio di buoni amici o di un libro, e siccome è più "lungo" del nostro espresso, il piacere della sua degustazione dura di più. Non c'è fretta in una tazza di Kaffee, anche nella sua preparazione, l'acqua calda, non bollente, avvolge lentamente la polvere di caffè, che a differenza di quella italiana è macinata più grossolanamente, con calma la inzuppa lentamente e percola attraverso un filtro  fin nel thermos dove la bevanda resterà al caldo assieme ai suoi aromi fino al momento della sua degustazione.
Nonostante quello che possa sembrare, ai tedeschi pace talmente il caffè (bevono circa sette kg di caffè procapite l'anno) che gli hanno persino dedicato una giornata, il 30 settembre 2011sarà la giornata del caffé.
Moka napoletana
Nel dopo guerra in Germania il caffé era diventato il simbolo della ricostruzione e della ricrescita economica, bere un caffè significava "potersi di nuovo permettere qualcosa".
Il Kaffeefilter, come oggi lo conosciamo, si diffuse in Germania agli inizi del 1900, con l'invenzione dei filtri di carta usa e getta della signora Melitta Benzt, che rendevano più veloce e pratico filtrare il Kaffee, fino ad arrivare alle attuali macchine automatiche, che dosano acqua, polvere di Kaffee e sono dotate di thermos per mantenere la bevanda sempre calda conservandone gli aromi. Ancor oggi il marchio Melitta in Germania non ha rivali nel campo del Kaffee.
Primi filtri Melitta
Ma l'era del Kaffefilter sta vivendo una nuova reatà: cambiano i gusti, cambiano i temi. Anche i tedeschi cominciano ad apprezzare la cremosità di un macchiato o di un cappuccino, e se hanno problemi di stomaco preferiscono il nostro classico ristretto, perchè contiene meno caffeina. Il tempo diventa prezioso anche per gli efficienti tedeschi, e l'avvento delle cialde per caffè risponde alle necessità del momento.
Le tradizionali Filterkaffeemaschine un tempo presenti in almeno il 90 percento delle cucine tedesche stanno cedendo il posto alle più pratiche e alla moda Espressomaschine.

Filtri di carta
 Ma per chi ancora crede al piacere di una tazza di caldo Kaffee tra le mani, da sorseggiare in compagnia di un buon libro, oppure di fronte ad una profumata torta di mele, per chi attende con gioia l'arrivo degli amici per gustare assieme l'aromatica bevanda trascorrendo in allegria il pomeriggio, per chi non si lascia travolgere dalle mode e dalla tecnologia, per chi ama i rituali e l'attesa del piacere, voglio dare qualche consiglio sulla preparazione di una buona tazza di Filterkaffee.
Kaffeemaschine Melitta
PREPARAZIONE DI UNA TAZZA DI FILTERKAFFEE

Macinare preferibilmente al momento 60 grammi di caffé per litro di acqua Se si macina troppo grossolanamente, il Kaffee risulterà leggero ed acquoso, se la grana del macinato sarà troppo sottile, il Kaffee risulterà troppo amaro.
Utilizzare acqua corrente fredda, se la nostra acqua del rubinetto è molto dura, consiglio di usare acqua minerale non gassata. Non dovrà essere bollente ma ben calda (quando cominciano a staccarsi le bollicine dal fondo è la temperatura giusta).
La scelta della miscela dipende dal gusto personale: Arabica o Robusta. La miscela Arabica, più pregiata, ha un aroma più intenso e delicatamente fruttato; la miscela Robusta contiene quasi il doppio della caffeina della Arabica e il suo aroma è più forte, tendente al malto. Naturalmente tutto dipende dal gusto personale, il Kaffee non deve solo essere caldo, amaro e nero.
Per chi riesce a procurarselo consiglio il filtro di porcellana, piuttosto che di plastica, in alternatica i filtri di carta sono davvero pratici.
Una volta pronto il Kaffee può essere conservato caldo per qualche ora in un thermos, mantenendo così intatti tutti gli aromi, tenendo conto però che, più passa il tempo e meno gustoso e digeribile risulterà il Kaffee.
Una tazza di Kaffee contiene da 60 a 100 mg di caffeina, a seconda della miscela scelta.

Das 1×1 der Filterkaffee-Zubereitung
  1. Die Bohnen immer erst unmittelbar vor dem Aufbrühen mahlen. Omas alte Kaffeemühle leistet zu diesem Zweck auch heute noch hervorragende Dienste. Wichtig: der Kaffee darf nicht zu fein gemahlen werden, sonst werden beim Aufbrühen zu viele Bitterstoffe gelöst. Wird er zu grob gemahlen, ist die Kontaktzeit mit dem heißen Wasser zu kurz und der Kaffee schmeckt wässrig und dünn. Zum Aufbrühen von Filterkaffee nur frisches Wasser verwenden und kalt aufsetzen.
  2. Wasser des Härtegrades 7 bis 8 ist ideal. Bei weicherem Wasser eine Prise Salz hinzu geben. Bei härterem Wasser mit speziellen Filtern enthärten. Filter empfehlen sich auch bei einer geringen Qualität des Wassers hinsichtlich Mineralien und Sauerstoffgehalt.
  3. Die Auswahl der Kaffeebohne ist Geschmackssache: die beiden verbreitetesten Sorten 3. sind die Arabica- und die Robusta-Bohne. Arabica-Bohnen gelten als die feineren und hochwertigeren. Kaffees, die zu 100 % aus Arabica-Bohnen bestehen, duften besonders intensiv und können einen milden, süßen und fruchtigen Geschmack haben. Kaffees aus der koffeinreichen Robusta-Bohne (der Koffeingehalt ist etwa doppelt so hoch wie bei der Arabica-Bohne) haben dagegen eher ein erdiges, malziges und holziges Aroma. Sie werden aufgrund ihrer Würze häufig in Espresso-Mischungen verwendet, um diesen etwas mehr Körper zu verleihen. Dies ist aber nur eine grobe Einteilung, da Kaffee die unterschiedlichsten Aromen enthält. Kaffee ist nicht nur schwarz, heiß und bitter!
  4. Mit einem Porzellanfilter lassen sich geschmacklich bessere Ergebnisse erzielen als mit einem Papierfilter.
  5. Immer nur kleine Mengen Kaffee kochen, denn Kaffee sollte nur frisch zubereitet und nicht abgestanden getrunken werden.
  6. Das Wasser zum Aufbrühen sollte nicht kochen, etwa 92 – 96 Grad Celsius sind ausreichend.
  7. Pro Liter Wasser ca. 60 Gramm gemahlenen Kaffee rechnen.
  8. Kaffeebohnen unbedingt trocken, lichtgeschützt und kühl aufbewahren, jedoch nicht im 8. Kühlschrank und nicht in der Nähe von Gewürzen, sonst können deren Aromen aufgenommen werden. Immer nur kleine Mengen kaufen und den Kaffee am besten innerhalb einer Woche aufbrauchen.